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Visualizzazione dei post da aprile, 2024

Cara parte di me

Non mi faccio più schiacciare da te. Non mi sentirò più in colpa, perché è quello che vuoi. Ci provi sempre, in ogni modo, e ci sei sempre riuscita. Cara particella di me, ti scrivo dal profondo del cuore. Tu ogni tanto ti fai sentire e ogni tanto stai in silenzio, tanto che penso che non mi darai più problemi. E un giorno qualsiasi, nel bel mezzo della tranquillità tu salti fuori e fai strage delle mie emozioni positive. Ho sempre cercato di compiacerti per sopravvivere. Perché non provare a convivere e stare bene io con te e tu con me? Anche se me ne sono accorta subito, nove anni e cinque giorni fa, quando sei spuntata fuori non so da dove, che io non ti piacevo. Ti parlo a cuore aperto: non mi faccio più ferire da te. Ora sono forte e di te non ho bisogno. Ti auguro un buon cammino senza di me.  Questo è quello che ti dico cara "parte di me", o meglio, persona che mi porto dentro da tanto e troppo tempo. Ho sempre cercato di compiacerti, pensavo di avere bisogno di te. Av...

Sbrunz

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... e quando non sai più che fare c'è di mezzo lui, Sbrunz. Per capirci qualcosa... Un piccolo suggerimento: inizia dalla parola angoscia e poi segui il percorso orientando il telefono ogni volta. Non è un casino? 'sto mostriciattolo che si ingarbuglia peggio di quando c'erano le cuffie col filo e a volte si faceva prima a comprarne delle altre. Ecco, lui è il mio Sbrunz. Fedele nemico, sempre presente nei momenti difficili.  E come si  fa ad uscirne? Bel casino.  Inspiro, espiro...  Inspiro, espiro... Alzo la testa, guardo avanti, raddrizzo le spalle e dico: "No Sbrunz, non sarai tu a fermarmi neanche oggi" E mica è facile tenerlo a bada. Inspiro, espiro... Sento che il pavimento sotto di me è stabile. Ascolto il mio cuore battere. Penso: è un altro giorno no. "No, non voglio dartela vinta. Oggi voglio vincere io. Ciao Sbrunz, alla prossima."                                    ...

Cos'è la notte sulle braccia?

 Stelle cadenti che cadono addosso. Meteore che cambiano la vita.  Mi sveglio e si vede solo una palla bianca rotonda in cielo e il suo riflesso sul mare. È bellissima la luna, ma con la luna c’è la notte e con la notte i mostri sotto il letto. Ho paura di scendere.  Mi brilla qualcosa vicino .  Quanto tempo a tagliarmi, a bruciarmi… il mio braccio è segnato da lune rotonde e righe di stelle cadenti: sogni inespressi e non realizzati, paure e tristezza, negazione, rabbia, dolore .  Ma ora brillano.  Sono vicina al dolore, il dolore mi è vicino.  Sì è da pazzi. Ma perché i normali si accontentano e io invece voglio di più. Io voglio la luce della luna. E se è brutto tempo e la luce della luna non c’è… il mio braccio mi aiuta. Perché vedere tutto quel dolore scritto lì mi fa alzare la testa e guardare di nuovo avanti. Io sono forte ora. Io sono quella che ha combattuto quel dolore nelle notti buie contro i mostri. I miei mostri.  Io ci pens...